Don Chisciotte o l’eroe romantico. È il protagonista assoluto della trasposizione teatrale con Enrico Guarneri. Don Chisciotte è un sognatore che vola via dalla vita immergendosi nelle gesta epiche dei cavalieri erranti, in un inciampo di eroismo che si trasforma in comicità onirica e ritrova nella vis-comica di Enrico Guarneri la sua perfetta incarnazione.
Così come l’hidalgo che ha ispirato Miguel de Cervantes Saavedra, il protagonista della nostra messinscena è un Don Chisciotte sedotto dai cliché di una letteratura ormai perduta, che creano intorno a lui un mondo di dame da salvare, incantatori, farabutti e cavalieri.
In un gioco di sogno e realtà si inanellano una serie di improbabili avventure che Don Chisciotte, insieme all’inseparabile Sancho Panza, persegue in nome di una gloria che gli possa aprire il cuore della sua amata Dulcinea.
La vicenda ben nota di Don Chisciotte si alterna in questa messinscena a una cornice narrativa di che ha come protagonista un altro Don Chisciotte, un sognatore moderno, rappresentato da un bibliotecario che, come il personaggio del romanzo spagnolo, vive per i suoi libri e per essi morirà, come l’ultimo ero romantico di una società tecnocratica post-moderna.
Don Chisciotte
da Miguel de Cervantes
con Enrico Guarneri
regia Gugliemo Ferro