Trailer
di Antoine de Saint-Exupéry
con Alessandro Stefanelli, Gabriele Tonti, Davide Paciolla
regia Stefano Genovese
Il Piccolo Principe è una storia che tutti conoscono ma nessuno ricorda. Questa è la prova che il concetto che ribadisce l’autore corrisponde a verità: gli adulti non pensano mai alle cose veramente importanti. Quali sono le cose importanti? Sono quelle che gli adulti insegnano ai bambini e che dimenticano diventando adulti. Spetta quindi al Piccolo Principe, eterno bambino, rinfrescare la memoria. Un’esperienza che combina il racconto, la musica, il canto, il circo e il teatro performativo per dar vita a uno show senza precedenti. Ogni scena non si ferma alla vista, all’udito o all’olfatto. Ogni personaggio, ogni snodo della storia, ogni elemento attinge allo strumento più adatto per arrivare alla destinazione finale: il cuore di ogni spettatore.
TRAMA
Un pilota di aerei precipita nel deserto del Sahara e lì incontra un bambino, il principe dell’asteroide B-612, un pianeta molto piccolo dove ci sono tre vulcani e una piccola rosa.
La storia racconta, quindi, le avventure del giovane principe che vive su un piccolo asteroide e che, alla ricerca di amicizia e comprensione, visita diversi pianeti abitati da personaggi strani e pittoreschi.
Durante il suo lungo viaggio incontra personaggi controversi, tra cui un vecchio re solitario, che sebbene sia l’unico abitante del pianeta ama dare ordine ai suoi sudditi; un ubriacone che beve per dimenticare la vergogna di bere; un uomo d’affari che trascorre le sue giornate contando le stelle, credendole sue.
Quando nel suo viaggio il piccolo principe giunge sulla Terra ne resta stupito per grandezza, varietà e popolazione. Qui incontra, tra gli altri, un serpente, un piccolo fiore, un controllore e una volpe, che gli chiede di essere addomesticata e di essere sua amica.
Il pilota e la volpe insegnano al piccolo principe valori importanti e tra di loro nasce un’amicizia. Ma il piccolo principe ha nostalgia di casa e così chiede al serpente, che gli aveva confidato di avere un “dono” speciale, ovvero portare le persone molto lontano, di aiutarlo a tornare sul suo asteroide. Il serpente morde così il bambino, ma il giorno dopo il suo corpo è sparito: così il pilota lo immagina di nuovo sul suo lontano B-612, a prendersi cura della sua amata rosa.