Dici Vincenzo Salemme, dici Napoli.
A volte però essere napoletani è difficile: bisogna farsi piacere il caffè bollente, mangiare il ragù la domenica, saper raccontare barzellette, suonare il mandolino, cantare perfettamente intonati i grandi classici della canzone partenopea e amare la pizza sopra ogni cosa… Ma come mai, si chiede Salemme, tutte queste pretese le subisce soltanto chi è napoletano?
Attraverso un viaggio negli stereotipi e nei luoghi comuni più duri a morire, Salemme ci racconta quanta “fatica” comporta essere sempre all’altezza delle aspettative e quanto è liberatorio, invece, rompere ogni tanto gli schemi, per essere soltanto se stessi.